Uno degli itinerari più suggestivi è quello che spazia da Velia a Punta del Telegrafo.
Questa zona interessa l’area di Marina di Ascea, che, essendo lunga circa 2 km, richiede un tempo di percorrenza di poco più di un’ora. Per raggiungere il punto di partenza è necessario imboccare l’autostrada A3 Salerno – Reggio Calabria e prendere l’uscita Battipaglia, quindi, dirigersi prima verso Paestum, poi verso Vallo Scalo ed infine prendere l’uscita per Marina di Ascea.
Ma quali sono le attrattive che rendono questa zona così caratteristica?
Beh, innanzitutto ci preme ricordare l’antichissima formazione rocciosa di questo tratto costiero, risalente al periodo in cui scomparvero i dinosauri, addirittura 65 milioni di anni fa. In tempi molto più recenti invece la colonizzazione di questi territori da parte dei Focei, e sempre grazie a questi ultimi la fondazione della prestigiosa città di Elea (circa 540 a. C.), costruita nei pressi di una fonte consacrata alla ninfa Yele, da cui il nome. Inoltre, la presenza di numerosi monumenti come il pozzo sacro, le terme romane, il teatro, le terme romane, la chiesa paleocristiana, la torre angioina, Porta Rosa e i resti antichissimi del porto di Elea.
Punta Licosa è un’altra tappa molto caratteristica, e pertanto la consigliamo a tutti i turisti che dovessero trovarsi in zona.
Per raggiungere il luogo designato è necessario prendere l’autostrada A3 Salerno – Reggio Calabria e proseguire fino all’uscita Battipaglia, continuare fino a Paestum e dirigersi verso Agropoli. Una volta giunti ad Acropoli, continuare fino a S. Maria di Castellabate e imboccare il bivio per Ogliastro Marina.
Vi starete chiedendo cosa ci sia di così importante in questa zona; ebbene, noi vi rispondiamo cosa ci sia che non meriti di essere preso in considerazione?
Cominciamo col dirvi che il nome Licosa deriva dalla sirena Leucosia che proprio in questo mare si inabissò per amore di Ulisse.
Oltre a subire il fascino di questa leggenda, già sufficiente a spiegare il perché questo luogo meriti di essere visitato, possiamo notare la presenza di una magnifica pineta capace di rendere il panorama ancora più interessante.
Inoltre il promontorio di punta Licosa, avvolto dalla macchia mediterranea, presenta numerosi ruderi che testimoniano la secolare presenza dell’uomo in questi luoghi a partire dall’antica civiltà greca. Ancora oggi si può ammirare il palazzo dei Granito – Belmonte, nobili proprietari dell’area.
Tutto ciò viene ulteriormente impreziosito dal Museo del Mare di Pioppi che con i suoi stupendi acquari permette al visitatore di scrutare le bellezze dei fondali marini in prima persona.