Le superbe gole del calore sono percorribili grazie a un sentiero che consente diverse possibilità: giungere al ponte medievale di Magliano Nuovo, salire alla cappella rupestre di S. Lucia sopra Magliano Vetere o andare e tornare dall’oasi faunistica di Remolino costeggiando ora l’una ora l’altra sponda del fiume. Molto interessante è il ponte naturale di Pietra Tetta [20], formato da rocce franate, a metà percorso. Più avanti, un impegnativo passaggio arriva su una spianata che, fra masserie, mulini, sorgenti e frutteti porta al punto più alto del percorso con un panorama mozzafiato. Nei punti più stretti delle gole, la corrente dell’acqua forma dei vortici tra le pietre chiamati marmitte. La flora offre una grande varietà di felci (370 specie diverse) e numerose zone verdi, fra cui i 1500 ettari di boschi (da segnalare in particolare il bosco Farneta [11]). Tra la fauna, cinghiali, faine, tassi e numerose specie di volatili, fra cui il falco pellegrino, il gheppio, l’astore e la poiana.
Felitto e le gole del Calore
Il corso delle trasparenti acque del Calore che si incunea in uno dei paesaggi più spettacolari del Cilento: Felitto, paese del fusillo IGP, si presenta così, dall’alto del suo sperone roccioso, naturale baluardo arroccato sulla rupe di S. Nicola, tra strapiombi impressionanti e fittissimi boschi, singolare vedetta che domina le gole del Calore. Nel fiume, che in questa zona permette bagni ed escursioni in canoa, vive la regina delle acque limpide: la lontra.