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La ricostruzione 3D virtuale “PaestumGate”, allo stato attuale del lavoro, prende in considerazione l’area nord degli scavi di Paestum, che va dal cosiddetto tempio di Cerere alla piazza del foro, con una ambientazione che rispecchia l’urbanistica della prima età imperiale romana, così come è stata ipotizzata dalle più recenti ricerche archeologiche.
Tuttavia, per motivi didattici, in tale ambiente virtuale sono stati conservati gli edifici di epoca greca e lucana pertinenti all’area, come il sacello ipogeico e l’ekklesiasterion, che in realtà furono interrati o parzialmente distrutti al momento dell’insediamento romano. Peraltro, gli stessi edifici romani appartengono ad epoche diverse ed hanno subito nella loro storia numerosi rifacimenti e restauri, ed è estremamente difficile, se non impossibile, “fotografare” l’esatto aspetto urbanistico di un preciso momento storico. Si è preferito quindi, per il momento, privilegiare l’aspetto didattico, ricostruendo virtualmente gli edifici più significativi, a partire da come si presentano al suolo allo stato attuale degli scavi, con una sovrapposizione di momenti e di epoche che fa riapparire una Pæstum virtuale “senza tempo”, solo genericamente riferibile al periodo romano imperiale.
Comunque, si è cercato di chiarire e precisare la nascita e l’evoluzione dei vari edifici con opportune didascalie che il giocatore incontra nella sua esplorazione e può leggere posizionandosi di fronte ad essi. Attualmente, il giocatore può liberamente esplorare edifici e ambienti della Pæstum virtuale, rendersi conto della loro conformazione, e partecipare a giochi che mettono in luce eventi, usanze, cerimonie e scene di vita quotidiana del periodo romano, ambientati lungo percorsi che intendono favorire la conoscenza della città antica e dei suoi monumenti, sia in rapporto all’attuale area degli scavi, sia in rapporto agli oggetti ivi rinvenuti e conservati nel museo.
In una prossima evoluzione di PæstumGate, è previsto l’intervento del fattore tempo, con una serie di fasi urbanistiche successive della città, dal periodo greco al periodo romano, che il giocatore stesso dovrà ricostruire correttamente per proseguire nel gioco; tale ricostruzione didattica porterà ad una vera e propria “storia” della città, e ad una maggiore consapevolezza dell’evolversi del tessuto urbano.
Fonte: ISISlab
Dipartimento di Informatica ed Applicazioni “Renato M. Capocelli”
Università degli Studi di Salerno